I pali per l’illuminazione smart sono essenziali per una trasformazione data-driven delle nostre città. L’illuminazione pubblica è un’infrastruttura così capillare da poter essere la spina dorsale per un’offerta di servizi a valore aggiunto basati sulla raccolta e l’elaborazione di enormi quantità di dati. Non solo: nella smart city all’epoca del Covid-19, i lampioni intelligenti si candidano a diventare preziosi alleati per la tutela della salute pubblica e della sicurezza. Dalla mobilità alla computer vision, infatti, possono agevolare il rispetto delle normative vigenti per la prevenzione dei contagi ed eventualmente facilitare il monitoraggio di comportamenti a rischio. Risulta ancor più fondamentale e urgente, dunque, capire come trasformare dei semplici punti luce in pali per l’illuminazione smart. E come farlo contenendo i costi, i tempi dell’adeguamento e i possibili disagi per la cittadinanza.
Pali per l’illuminazione smart per la mobilità elettrica
Pensiamo, ad esempio, alla mobilità. Per far fronte alle necessarie limitazioni cui dovrà andare incontro il trasporto pubblico locale, bisognerà puntare sulla mobilità integrata. L’intermodalità deve essere un principio guida, rischiamo, infatti, che un effetto collaterale della pandemia sia l’ulteriore proliferazione di automobili private e la conseguente congestione del traffico. Intermodalità significa sviluppare sempre più servizi di sharing mobility: car, bike e scooter sharing. Sarà importante, inoltre, favorire gli spostamenti “dell’ultimo miglio” con mezzi agili come monopattini, monoruota e segway, ancor meglio se con veicoli elettrici. Significa, inoltre, avere parcheggi di interscambio dove lasciare la propria auto e, ad esempio, noleggiare una bici. Questi e altri servizi per la mobilità subirebbero una spinta propulsiva grazie a pali per l’illuminazione smart che fungano da punti di ricarica per veicoli elettrici o che siano in grado di comunicare il numero di stalli liberi in un parcheggio.
Pali per l’illuminazione smart: la computer vision per evitare gli assembramenti
Ci sono poi le più avanzate tecniche di computer vision per il monitoraggio di aree e parchi pubblici. I pali per l’illuminazione smart possono essere equipaggiati con delle videocamere di sorveglianza. Le immagini riprese vengono raccolte e analizzate in tempo reale grazie a una piattaforma software in grado di stabilire le distanze tra i diversi soggetti presenti sulla scena. Per ottenere misurazioni accurate, la scena ripresa viene convertita in un’immagine tridimensionale. Lo schiacciamento dell’immagine causato dall’obiettivo potrebbe, infatti, compromettere il risultato dell’analisi. Sul mercato sono già presenti applicativi che, al fine di garantire il rispetto della privacy, utilizzano come unico elemento di identificazione dell’individuo la sagoma del corpo. Non è neanche indispensabile registrare e archiviare le immagini, una volta individuato un assembramento pericoloso per la salute pubblica, o anche una situazione di pericolo, il sistema può automaticamente inviare un alert. I parametri in base ai quali far scattare l’alert possono essere definiti e nel tempo modificati, in virtù dell’andamento dei contagi o della modifica delle norme vigenti.
Come adeguare i pali della luce ai servizi smart
Sono solo alcune applicazioni rese possibili dai pali per l’illuminazione smart. Affinché tutto questo sia possibile, il palo della luce deve essere equipaggiato con device elettronici e deve comunicare costantemente con un sistema di telegestione. Può sembrare molto complesso e costoso immaginare di ripensare in questa ottica tutta la rete dell’illuminazione pubblica, si pensi solo alla necessità di eseguire nuovi cablaggi e lavori sul manto stradale. Device e sensori necessiterebbero, infatti, di uno specifico cavo di alimentazione che arrivi dal più vicino cabinet stradale.
Per bypassare questo tipo di interventi, Alosys ha sviluppato e brevettato un piccolo dispositivo, impermeabile e facilmente installabile alla base del palo. Alosys Switch garantisce al punto luce un’alimentazione h24. Questo significa poter avere l’illuminazione solo durante la notte e al tempo stesso alimentare per tutto il giorno videocamere di sorveglianza, punti di ricarica per veicoli elettrici e un sistema radio connesso con una piattaforma software di analisi dati. Tempi di adeguamento e costi di manutenzione si riducono drasticamente, mentre, senza interventi invasivi e disagi, migliora la qualità della vita e la tutela della salute pubblica.
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