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4 vantaggi dell'illuminazione intelligente nella Smart City

Esistono almeno due interpretazioni dell’espressione illuminazione intelligente, o smart lighting che dir si voglia, entrambe perfettamente armonizzabili in un contesto di Smart City. La prima, che è certamente la più comune, corretta e immediata, si riferisce a una sorta di illuminazione pubblica 2.0, che pur mantenendo lo stesso ruolo e funzione di sempre, diventa estremamente più efficiente rispetto al passato grazie all’impiego di tecnologie e di connettività di ultima generazione. Ma c’è anche un’interpretazione più ampia, che vede nella rete di illuminazione pubblica la piattaforma capace di abilitare ulteriori servizi di Smart City e, di conseguenza, di diventarne la vera e propria spina dorsale. Vediamo allora i vantaggi di Smart Lighting in un contesto di Città 2.0: sono 4, ma forse sarebbe meglio dire “3+1”.

 

1) I vantaggi dell’illuminazione intelligente: meno spese per il Comune

In un contesto di Smart City, l’illuminazione intelligente è quella che, oltre a ottimizzare i costi per i Comuni grazie alle tecnologie a basso consumo (LED), si adatta all’ambiente circostante, è in grado di auto-regolare la propria intensità in funzione della luminosità ambientale, permette la gestione e il controllo remoto, fino a poter essere gestita addirittura dai cittadini, sia pur in contesti e situazioni ben definiti. Il beneficio immediato è quindi la riduzione dei costi rispetto ai sistemi tradizionali: il semplice aggiornamento della tecnologia di illuminazione (LED) garantisce un’efficienza energetica molto superiore al passato e questo si traduce in un abbattimento dei costi che può raggiungere e superare il 50%. A questo aggiungiamo una forte riduzione degli sprechi imputabile alle tecnologie smart: non consumare (o consumare meno) quando non c’è bisogno è un passo avanti enorme rispetto a un sistema tradizionale che basa accensione e spegnimento delle luci in funzione dell’orario.

 

2) Più sicurezza per i cittadini

Gestire dinamicamente l’intensità luminosa significa fornire maggiore luminosità dove serve, il che si traduce immediatamente in più sicurezza per i cittadini, ovvero per i pedoni che attraversano la strada, per chi passeggia in aree poco trafficate, ma anche per i guidatori delle auto e i conducenti dei mezzi pubblici. Si tratta della classica situazione win-win, dove cioè a una riduzione dei costi per i Comuni si associa un evidente vantaggio per la comunità.

 

3) Maggiore sostenibilità ambientale

La maggiore sostenibilità ambientale rispetto al sistema tradizionale è una conseguenza dell’ottimizzazione dei consumi elettrici e si collega direttamente al tema della Smart Grid e dei suoi flussi bidirezionali di dati ed energia, che consentono la gestione intelligente della distribuzione energetica, la riduzione dei costi, la minimizzazione degli sprechi e, quindi, proprio la sostenibilità ambientale.

 

4) Illuminazione pubblica come Smart City Platform

Come detto, il significato da manuale di Smart Lighting è quello appena approfondito: un servizio ai cittadini che, pur mantenendo il medesimo scopo di sempre, si avvale di tecnologie di ultima generazione che si ripercuotono sui costi e sull’efficacia del servizio stesso. Volendo, però, adottare un’interpretazione più ampia, nel contesto di Smart City la rete di illuminazione pubblica non serve unicamente a questo, ma può trasformarsi in una piattaforma capace di abilitare ulteriori servizi di Smart City, i cosiddetti VAS (Value Added Services). Il motivo per cui la rete di illuminazione può assumere questo ruolo è semplicissimo: la sua capillarità, che fa sì che essa possa ospitare sensori, hotspot di accesso radio e svariati altri device, a cui peraltro può fornire l’alimentazione elettrica e contabilizzare i consumi. Il fatto di poter abilitare ulteriori servizi è, quindi, sicuramente un altro beneficio della rete di illuminazione pubblica “smart”: tra i VAS abilitati dalla rete stessa troviamo colonnine di ricarica di mezzi elettrici, hotspot, totem per informazioni turistiche, sistemi di monitoraggio ambientale, centri di ricarica per dispositivi mobile e via dicendo. Le possibilità, in quest’ambito, sono pressoché infinite.

 

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